Ha attraversato più di quattro secoli di storia. Nel 1798 vi fu alloggiato il Ministero della Guerra della Repubblica Cisalpina. Più tardi il Seminario tornò in possesso della sua sede, ma iniziò un processo di decadenza, che sfociò nell’abbandono nel 1930...

1-111399

Tra le tante cose che san Carlo ci ha lasciato in eredità, non si possono dimenticare i nostri Seminari. Al Borromeo, infatti, stava molto a cuore la formazione del clero, in modo particolare dei giovani preti, che, come auspicato dal Concilio di Trento, dovevano essere istruiti e ben preparati. Così, ancor prima di prendere possesso materiale della diocesi di Milano, fece aprire un convitto in uno dei quartieri milanesi più antichi, il Carrobbio, sotto la cura dei gesuiti. Di questo edificio e della chiesa di S. Vito al Carrobbio (era situata più o meno in fondo all’attuale via Torino, dove comincia il Corso di Porta Ticinese) oggi non rimane più nulla.

Non tutti gli allievi, però, potevano essere ospitati, così nel 1565 san Carlo decise di costruire un Seminario in Corso Venezia (allora Porta Orientale), sull’area del Monastero di San Giovanni, confiscato al soppresso ordine degli Umiliati. I lavori iniziarono nel 1566 e proseguirono anche sotto l’episcopato del cardinale Federico Borromeo, cugino di Carlo, che fece costruire il cortile con i colonnati e il monumentale portale su Corso Venezia realizzato a metà del ‘600 dall’architetto Francesco Maria Richini.  Le due cariatidi, opera dello scultore Giambattista Casella, raffigurano, secondo le varie interpretazioni, la Teologia e la Filosofia, oppure la Pietà e la Speranza, mentre due putti reggono lo scudo con il motto carolino Humilitas.

Purtroppo per un po’di mesi il seminario di Milano resterà chiuso per alcuni importanti interventi di ristrutturazione, (l’ultimo risale agli anni Settanta per volontà di papa Paolo VI, al quale venne dedicato), ma nel cortile interno è ancora visibile una lapide con l’anno di fondazione.

L’edificio di Corso Venezia ha attraversato più di quattro secoli di storia e ne ha viste davvero di tutti i colori! Nel 1798, ad esempio, vi fu alloggiato il Ministero della Guerra della Repubblica Cisalpina. Più tardi il Seminario tornò in possesso della sua sede, ma iniziò un processo di decadenza, che sfociò nell’abbandono nel 1930, quando i seminaristi vennero trasferiti a Venegono Inferiore.