Un numero dedicato al difficile tempo della pandemia, vissuto in Seminario, nelle proprie case, nelle corsie degli ospedali e nelle zone più povere del mondo.

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Lo sguardo de La Fiaccola si allarga, senza trascurare quei semi di bene che germogliano e portano fiori e frutti, anche quando intorno sembra di vedere solo il deserto.
Ce lo ricorda, in apertura, mons. Mario Delpini, che ci ha rilasciato un’intervista piena di speranza. «Tutto può trasfigurarsi in luce», dice l’Arcivescovo, perché «in ogni situazione c’è una vocazione a fare della propria vita un dono». Certo, non si possono dimenticare le ferite, la lacrime e i lutti, ma la primavera che è sbocciata, proprio nei giorni più difficili del Coronavirus, ci ha spronati ad andare avanti, con fiducia.
Ce lo dicono anche i giovani medici che nelle corsie degli ospedali hanno cercato di alleviare dolore e solitudine, con uno sguardo capace di cogliere qualcosa di più forte della pandemia.
Don Paolo Alliata, noto per le sue riletture in chiave cristiana dei classici della letteratura, con un racconto dal sapore un po’ onirico ci invita a tornare in profondità, dentro di sé e lì diseppellire Dio, sorgente di acqua fresca nel deserto dei giorni della quarantena come nella freneticità della vita.
Don Alberto Ravagnani, che nelle settimane di lockdown si è guadagnato la popolarità grazie ai suoi video sulla preghiera e sulla fede, ci spiega invece cosa gli ha lasciato questa esperienza.
E poi le testimonianze dei nostri missionari in Zambia e Perù, anche loro chiamati a fare i conti con il Codiv-19. Ma qui tutto è più difficile: gli ospedali non hanno mezzi, mancano medici e mascherine e la quarantena è difficile da rispettare.

La Fiaccola è disponibile presso il Segretariato per il Seminario a Milano, telefono 02.8556278, e-mail: segretariato@seminario.milano.it