Il numero di gennaio di Fiaccolina tocca un tema delicato, quello dei disturbi alimentari, tra cui l’anoressia e la bulimia, sui quali è importante fare prevenzione.

copertina_Fa_1_2021

Il rapporto con il nostro corpo e con l’immagine che abbiamo di noi stessi, soprattutto durante l’adolescenza, può essere a volte molto complicato. Si fa fatica a riconoscersi in un fisico che cambia: magari non ci si piace abbastanza, magari si ha paura di quel riflesso che si vede nello specchio, oppure ci si sente lontani, lontanissimi, da tutte le immagini che televisione, pubblicità e social ci propongono come modelli di bellezza.
Da qui l’ossessione del peso, il rifiuto del cibo o, al contrario, le abbuffate fino a vomitare.
Fiaccolina, partendo dalla storia raccontata nel fumetto, vuole ricordare che abbiamo un corpo, ma non siamo un corpo. Certo, esso è il principale mezzo attraverso cui ci presentiamo ed entriamo in relazione con gli altri; anche Dio ha usato il cibo per entrare in relazione con l’uomo e manifestargli la sua cura amorevole. Ad Elia, fuggito nel deserto, per esempio, Dio si fa vicino con una bella focaccia calda e un vaso pieno di acqua fresca. Pensiamo poi al pane eucaristico.
È bello e importante prendersi cura del proprio corpo, piacersi e cercare di sentirsi bene con se stessi. Quando però l’attenzione all’aspetto fisico diventa eccessiva, quando rappresenta l’unico argomento attorno a cui ruotano i nostri pensieri, allora c’è qualcosa che non va. «Si tratta di disturbi seri, che è molto importante riconoscere fin dall’inizio ed affrontare tempestivamente con l’aiuto delle varie figure professionali», spiega ai ragazzi Marta Longoni, psicologa e mamma di tre figli.
Di solito, dietro queste patologie, ci sono difficoltà personali e familiari che, se non affrontate, possono portare a sviluppare un rapporto pericoloso con il cibo e il proprio corpo.
Guardiamoci allo specchio, ma soprattutto guardiamo dentro, sempre «con gli occhi di Gesù».

 Fiaccolina è disponibile presso il Segretariato per il Seminario a Milano, telefono 02.8556278, e-mail: segretariato@seminario.milano.it