Copertina 1-2021

Sommari:

ERMENEGILDO CONTI, Tecnologia e corpo umano. Le provocazioni per la filosofia, 7-33

L’articolo si propone di indagare il rapporto tra tecnologia e corpo umano. In un primo momento si affrontano le questioni riguardanti la conoscenza scientifica e la sua interazione con il mondo culturale e con gli altri tipi di sapere. Si delineano poi i tratti fondamentali dell’approccio filosofico al corpo individuando nell’io corporeo la visione sintetica al tema e nell’interazione tra la descrizione del corpo proprio e la lettura scientifica dei dati biologici la possibilità di una considerazione integrata della specificità delle due prospettive (filosofica e scientifica). Infine, nella terza parte, si individuano nell’autocoscienza, nella libertà e nella socialità i criteri opportuni per l’elaborazione di una razionalità pratica in grado di affrontare i problemi derivanti dall’ibridazione e dall’incremento tecnologico delle potenzialità corporee.

This article proposes an investigation into the relationship between technology and the human body. The first part deals with questions regarding scientific knowledge, its interaction with the cultural world and with other types of knowledge. Further on, the basic traits of the philosophical approach to the body are outlined; identifying in the corporeal self the synthetic vision towards the argument at hand, and in the interaction between the description of the body in itself and the scientific reading of the biological data the possibility of an integrated consideration of the specificity of the two perspectives (philosophical and scientific). In conclusion, in the third part, the proper criteria for the elaboration of a practical rationality are identified in self-awareness, in liberty and in sociability, criteria which enable the tackling of the problems which arise from the hybridization and the technological increase of the corporeal potential.

DANIELE PREMOLI, La Santa Sede alla scoperta di Venegono. La Visita apostolica di padre Raimondo Spiazzi al seminario nell’estate 1954, 35-73

Nel 1954, ebbe luogo una Visita apostolica ai seminari ambrosiani, compiutadal domenicano Raimondo Spiazzi. Si tratta di un episodio ancora poconoto, sulla cui interpretazione hanno pesato sospetti e incomprensioni reciproche. Attingendo per la prima volta alla documentazione conservata presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica, il presente saggio presenta la relazione riservata del Visitatore, concentrandosi in particolare sui giudizi sulla Facoltà Teologica di Venegono.

In 1954, an Apostolic Visitation, carried out by the Dominican, Raimondo Spiazzi, took place in the Ambrosian seminaries. This largely un-noteworthy episode’s interpretation has in the past been subject to suspicions and reciprocal misunderstandings. Drawing for the first time on the documentation preserved by the Congregation for Catholic Education, this article presents the confidential report of the Visitor, concentrating itself in particular on the verdicts regarding the Theological Faculty of Venegono.

SIMONE DUCHI, Per la nostra salvezza. Che merito ne ha Gesù? Una lettura soteriologica della libertà del Nazareno, 75-102

Esplorando la logica del rapporto tra volontà di Dio e libertà di Gesù, questo studio vuole concentrare l’attenzione sul suo merito nell’intento di saggiare pertinenza e attualità della categoria. Posto che rivelazione di Dio e salvezza dell’uomo sono un unico, indivisibile fatto nell’evento cristologico, allora l’una come l’altra sono opera di Dio, che per grazia la vuole, e dell’uomo, che liberamente la realizza. Perciò l’idea di merito può esprimere bene il singolare valore dell’agire umano di Gesù in ordine alla salvezza.

Exploring the logic of the relationship between the will of God and liberty of Jesus, this study concentrates on its merit with the intention of determining the pertinence and viability of the category. Presupposing that the revelation of God and the salvation of humankind are a unique, inseparable fact in the Christological event, it follows that both one and the other are the work of God, who by grace wills it, and of man, who freely realizes it. Thus the idea of merit may adequately express the singular value of Jesus’ human action in the order of salvation.

GIUSEPPE COMO, Spiritualità del quotidiano. Un viaggio nella letteratura spirituale contemporanea, 103-132

La dimensione dell’esistenza quotidiana e feriale ha acquisito una crescente rilevanza nella letteratura spirituale recente. Il contributo intende indagare i contenuti e i luoghi della vita secondo lo Spirito che la sottolineatura di questa dimensione porta con sé e aiuta a valorizzare o a riscoprire. Tra questi, il rilievo dell’esperienza sensoriale nella vita spirituale, le dimensioni del tempo e della corporeità, il vissuto di coppia e di famiglia, nonché una maggiore attenzione allo stesso linguaggio evangelico. Non dimenticando le insidie nascoste nella “banalità” dell’ordinario, ma insieme non perdendo l’opportunità di tornare a gustare ciò che ovvio non è.

The dimension of the ferial and day-to-day existence has acquired a growing relevance in recent spiritual literature. This article intends to investigate the contents and places of life according to the Spirit which the underlining of this dimension brings with it and helps to reevaluate and discover anew. Among these, the importance of the sensory experience in the spiritual life, the dimensions of time and corporality, the couples’ life experience and that of the family, as well as a greater attention to the same gospel lexicon. Neither forgetting the pit-falls hidden within the “triviality” of the ordinary, nor losing at the same time the opportunity of returning to a savoring of that which is far from obvious.

PIERPAOLO CASPANI, La crismazione in Of Water and the Spirit di Alexander Schmemann, 133-165

Il contributo considera la riflessione sulla crismazione proposta da Alexander Schmemann nel suo volume Of Water and the Spirit, significativo saggio di teologia battesimale ortodossa contemporanea. Dopo aver messo a fuoco il pensiero di Schmemann, si mette a confronto la tesi sulla crismazione come «sacramento del sacerdozio universale» con alcune prospettive avanzate da N. Afanassieff e P. Evdokimov, nonché con analoghe considerazioni proposte in ambito cattolico soprattutto da Y. Congar.

This contribution considers the reflection on chrismation as proposed by Alexander Schmemann in his volume Of Water and the Spirit,  significant book of contemporary Orthodox baptismal theology. Having focused first on Schmemann’s line of thought the article then takes the thesis on chrismation as «sacrament of universal priesthood» and compares it to some perspectives as offered by N. Afanassieff and P. Evdokimov, as well as with analogous considerations as proposed in Catholic circles, in particular by Y. Congar.

ARISTIDE FUMAGALLI, Il disamore vizioso. Analitica dei vizi capitali sulla scorta di Tommaso d’Aquino, 167-195

A fronte della scarsa considerazione dei vizi morali nella recente teologia morale, lo studio rivisita la tradizione relativa ai vizi capitali e più specificamente il suo più approfondito sviluppo da parte di Tommaso d’Aquino. La rinnovata interpretazione della tradizione mette in luce, mediante l’analisi dei sette vizi capitali – superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria – come ciascuno di essi sia una forma di disamore, ovvero una malformazione contrastante l’amore di Dio e del prossimo, nel quale consiste la morale cristiana.

In the face of the scarce consideration of the moral vices in recent moral theology, this study reviews the tradition which relates to the Deadly Sins and more specifically Thomas Aquinas’ in depth development of them. The renewed interpretation of tradition sheds light, by way of the analysis of the Seven Deadly Sins – pride, envy, wrath, sloth, greed, gluttony, lust – on how each one of them may simply be a form of lack of love, or rather a conflicting malformation of the love for God and for ones neighbor, in the practice of which consists Christian morality.