Prosegue, ancora a Gerusalemme, il nostro pellegrinaggio nella Terra del Santo. La giornata è iniziata con un momento molto atteso e intenso: la Celebrazione Eucaristica all’interno della Anastasis, l'edicola che conserva la pietra dove era stato deposto il corpo di Gesù, nella basilica del Santo Sepolcro. Abbiamo potuto così rinnovare la gioia della Pasqua nei nostri cuori sentendo riecheggiare le parole del Vangelo che annunciano la risurrezione.

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La mattinata è poi proseguita con la visita alla chiesa di Sant’Anna e i resti della vicina piscina di Betzaeta. Abbiamo poi ripercorso quella che, secondo la tradizione, è la “via dolorosa”, cioè il percorso compiuto da Gesù per portare la croce fino al Calvario.  

La prima parte del pomeriggio, poi, è stata dedicata ad un momento di meditazione sul primo capitolo del Vangelo di Giovanni guidata da don Massimiliano e seguita da un momento di riflessione personale, silenziosa, presso il “Cenacolino” francescano. Risuona ancora nella mente e nel cuore la domanda di Gesù da cui ci siamo lasciati provocare: “che cosa cercate?”. Domanda capace di purificare il desiderio e di farci rendere conto che spesso ospitiamo desideri molto più grandi dei nostri bisogni. Al termine abbiamo ripreso a rincorrere le orme di Gesù presso il monte Sion: nella chiesa di San Pietro in Gallicantu, nel Cenacolo e nella chiesa dedicata alla Dormizione della Vergine. Anche oggi la giornata è stata molto intensa e, seppur la stanchezza comincia in qualche modo a farsi sentire, alcuni di noi hanno concluso il pomeriggio con la preghiera presso il Santo Sepolcro. Luogo dove il corpo di Gesù è stato  sigillato ma, come brace sotto la cenere, non si è mai spento, fino a riaccendersi una volta per tutte nella resurrezione.

Ti hanno chiuso nel sepolcro
come brace ancora accesa.
Al vento dello Spirito
ti sei riacceso
di Resurrezione.

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