Parla Anna Fiorella, 16 anni, da sei anni alla Montanina, prima come chierichetta e poi come animatrice del gruppo di Trezzano Rosa: «Qui i ragazzi scoprono il valore del silenzio»

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Un bel gruppo di chierichetti, quello della parrocchia di San Gottardo a Trezzano Rosa (Milano). È guidato da quattro ragazze e un ragazzo molto giovani, che hanno deciso di mettersi al servizio dei più piccoli. Come Anna Fiorella, 16 anni, che frequenta il liceo classico e che, dal 3 al 5 luglio, accompagnerà parte del suo gruppo alla Montanina.

Quanti sono i ministranti nella vostra parrocchia?
Siamo in 45 tra chierichetti e cerimonieri; ultimamente stiamo crescendo, perché il gruppo aumenta di circa dieci unità all’anno. Da noi il servizio all’altare si inizia in quinta elementare, dopo la prima comunione. Io stessa cominciato da piccola e ora sono cerimoniera.

Quali attività organizzate durante l’anno?
Fino a un paio di anni fa il gruppo chierichetti si limitava al servizio all’altare, ma da quando siamo noi cinque alla guida, abbiamo iniziato a organizzare ritiri in Avvento e in Quaresima e a invitare i ragazzi a partecipare alle iniziative diocesane, come il Meeting chierichetti e la Tre giorni alla Montanina.

Ci sono adulti che vi aiutano?
C’è una mamma che si occupa delle mansioni di segreteria e degli abbonamenti a Fiaccolina, la rivista dei chierichetti, che per noi è un valido sussidio durante gli incontri con i più piccoli. Da qualche anno, poi, abbiamo la fortuna di avere in parrocchia un seminarista, che sabato e domenica ci dà una mano e ci consiglia. Quest’anno è stato con noi Alberto Tedesco di terza teologia, che trascorrerà anche l’estate in oratorio con noi. Inoltre il nostro parroco, don Nando Sarcinella, sostiene ogni nostra iniziativa, come la proposta di partecipare alla Tre giorni.

In quanti sarete a Pian dei Resinelli?
Circa 16 ragazze su due turni e 8 ragazzi. Per me è il terzo anno come animatrice, dopo aver partecipato per tre anni come chierichetta.

La reputi un’esperienza arricchente?
Certo, perché offre anche a noi animatrici del tempo per coltivare la vita interiore con l’aiuto di don Alberto, delle suore, dei seminaristi e dei preti novelli ospiti alla Montanina. È una bellissima opportunità di scambio e confronto sulle diverse vocazioni.

E per i più piccoli, qual è il bello di questa proposta?
Si divertono, fanno nuove amicizie, giocano in un ambiente incantevole, si confrontano nel servizio all’altare con altri chierichetti e soprattutto sono seguiti in un bel percorso spirituale, fatto di preghiera, lettura e meditazione del Vangelo col metodo della biro a quattro colori. A colpire i ragazzi è il momento di silenzio perché, nella società frenetica e rumorosa in cui viviamo, ci siamo disabituati al raccoglimento, alla meditazione personale, al semplice ascolto della natura: quando lo provi, scopri quanto tutto ciò ti arricchisce!

Cosa porterai quest’anno alla Tre giorni?
Come sempre la voglia di fare, di mettermi in gioco e di rendermi disponibile, con creatività e allegria, nelle varie attività proposte. Con sei anni di esperienza alle spalle alla Montanina, spero di essere una brava animatrice non solo per il mio gruppo chierichette, ma anche per le altre ragazzine che incontrerò.