Espressione della scuola teologica del Seminario Arcivescovile di Milano, “La Scuola Cattolica” è una delle più antiche riviste teologiche

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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI MEMBRI DELLA DIREZIONE
DELLA RIVISTA TEOLOGICA “LA SCUOLA CATTOLICA”
Sala del Concistoro
Venerdì, 17 giugno 2022

     Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!
     Vi accolgo in occasione del 150° anniversario della rivista La Scuola Cattolica, espressione del Seminario Arcivescovile di Milano. Saluto voi, superiori e formatori e, per vostro tramite, anche gli studenti e i dipendenti del Seminario, come pure i redattori e i collaboratori della rivista. Ringrazio il Rettore per le parole che mi ha rivolto.
Questo anniversario invita a interrogarsi sul compito a cui è chiamata oggi una scuola di teologia e, in particolare, sul ruolo di una rivista come la vostra. Mi piace immaginare che questa rivista sia un po’ come la vetrina di una bottega, ………  Clicca qui per il testo completo

Sommari:

FRANCO MANZI, «Il Figlio da se stesso non può fare nulla». La recettività attiva di Cristo e dei cristiani, 349-384

La guarigione del paralitico compiuta da Gesù in Gv 5 rivela che egli è sì Dio, ma è Dio da Figlio. In effetti, Gesù può dare «la vita a chi vuole», perché ha «la vita in se stesso» (5,21.26); ha la stessa onnipotenza salvifica del Padre. D’altronde, riconosce che «da se stesso non può fare nulla» (5,19; cf v. 30). Ma, a differenza del paralitico, completamente rassegnato alla sua impotenza, Gesù vive nella recettività attiva caratteristica dell’agápē filiale: quanto più accoglie con riconoscenza ogni dono del Padre, tanto più diventa capace di salvare gli uomini. La stessa dinamica si verifica nei credenti che Cristo ha reso partecipi del suo singolare rapporto filiale con il Padre, nella misura in cui accolgono lo Spirito.

Jesus’ healing of the paralytic in John 5 reveals that he is indeed God, but he is God as Son. In fact, Jesus can give «life to whom he wishes», because he has «life in himself» (5:21,26); he has the same salvific omnipotence as the Father. On the other hand, he acknowledges that «he can do nothing of himself» (5:19; cf v. 30). However, unlike the paralytic, who is completely re-signed to his own powerlessness, Jesus lives in that active receptivity which is characteristic of filial agápē: the more he accepts with gratitude every gift of the Father, the more capable he becomes of saving men. The same dynamic occurs in believers whom Christ has made partakers of his unique filial relationship with the Father, in the degree to which they welcome the Spirit.

ARISTIDE FUMAGALLI, Indagine sull’intrinsece malum. L’intenzionalità delle azioni intrinsecamente cattive, 385-414

Nell’articolo si mette a fuoco la teoria del cosiddetto intrinsece malum, mediante la quale la dottrina morale della Chiesa mira a definire le azioni che non debbono mai essere compiute. A seguito dello studio storico-critico delle tre tradizionali fontes moralitatis – oggetto, circostanze, fine – su cui si basa tale teoria, si prospetta una concezione simbolica capace di mostrare come il concetto dell’intrinsece malum non prescinda, bensì includa nell’oggetto dell’azione anche l’intenzione dell’agente e le circostanze dell’agire.

This article focuses on the theory of the so-called intrinsece malum, by means of which the moral doctrine of the Church aims at defining the actions which must not ever be carried out. Following on from the historical-critical study of the three traditional fontes moralitatis – object, circumstances, intention – on which such a theory is based, a symbolic conception is laid out capable of demonstrating how the concept of intrinsece malum does not leave aside, rather it includes in the object of the action also the intention of the agent and the circumstances of the action.

PIERPAOLO CASPANI, Alla ricerca dell’«impensato». Il De sacramentis nella Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino, 415-448

L’articolo prende in esame la trattazione che Tommaso d’Aquino dedica ai sacramenti in generale nella terza parte della Summa Theologiae. Pur nella sua brevità, essa ha esercitato un significativo influsso nei secoli successivi, sia sulla riflessione teologica che sull’insegnamento magisteriale della Chiesa cattolica. Dopo una sintetica presentazione degli sviluppi della sacramentaria nel XII secolo, lo studio mette a fuoco in maniera critica gli elementi portanti del testo tommasiano, confrontandone interpretazioni diverse, alla ricerca dell’«impensato» che esso è in grado di dischiudere. La conclusione offre qualche suggestione per andare oltre Tommaso, facendo però tesoro di alcuni aspetti della sua riflessione a volte trascurati.

This article examines the treatise that Thomas Aquinas dedicates to the sac-raments in general in the second part of the Summa Theologiae, which in spite of its brevity has exercised a significant influence in the succeeding centuries, both on the theological reflection and on the magisterial teaching of the Catholic Church. After a concise presentation of the developments of the sacramental theology of the 12 th century, this study focuses in a critical manner on the founding elements of the Thomistic text, comparing it with various interpretations, in the search for the «unthinkable» which the text is capable of unraveling. The conclusion offers some suggestions for going beyond Aquinas, at the same time treasuring some aspects of his often neglected reflection.

EMANUELE CAMPAGNOLI, L’“altrove” della Rivelazione: una provocazione alla teologia da parte del filosofo Jean-Luc Marion, 449-481

L’articolo presenta l’ultimo scritto del filosofo Jean-Luc Marion (D’ailleurs, la révélation), che ha per tema la Rivelazione. Di esso offre una “guida alla lettura”, mettendo in luce il percorso teoretico e i suoi punti-chiave. La Rivelazione è compresa a partire da tre categorie (il testimone, la resistenza e il paradosso) e qualificata come un fenomeno che proviene “d’altrove” e che si manifesta “d’altronde”. Guadagnando un accesso teologico ad essa (l’accesso aperto dall’amore/dono), vengono offerte alcune provocazioni per la cristologia e la teologia trinitaria, così come per fenomeni “comuni”, quali la verità, l’essere e il tempo.

This article presents the last work of the philosopher Jean-Luc Marion (D’ailleurs, la révélation), which has Revelation as its theme. This paper acts as a “reading guide”, highlighting the theoretical journey and its key points. The Revelation can be understood starting off from three categories (the witness, the resistance and the paradox) and can be qualified as a phenomenon which comes from “beyond” and manifests itself “besides”. Accessing the text from a theological perspective (an entrance opened by love/gift), the reader is presented with some questions for christology and trinitarian theology, as also for “everyday” phenomenons such as truth, being and time.

DANIELE PREMOLI, Omnes in Seminario ante oculos habeant Dominum Jesum. Giovanni Colombo nella fase preparatoria del Concilio ecumenico Vaticano II (1960-1962), 483-535

Un capitolo sinora mai affrontato all’interno della biografia del cardinale Giovanni Colombo è quello relativo alla sua partecipazione alla fase preparatoria del Concilio ecumenico Vaticano II. Si tratta effettivamente di un arco temporale breve, un solo anno e mezzo, che tuttavia vide il futuro arcivescovo di Milano svolgere un ruolo di primo piano nella redazione dello schema che avrebbe portato al decreto Optatam totius. Questo articolo si propone di presentare l’attività del rettore di Venegono grazie alla documentazione conservata presso l’archivio del Concilio.

A chapter never treated within Cardinal Giovanni Colombo’s biography is that relating to his participation in the preparatory phase of the Second Vati-can Ecumenical Council. This effectively deals with a brief span of time, just eighteen months, which nonetheless sees the future archbishop of Milan taking on a fundamental role in the editing of the schema which was to later become the decree Optatam totius. This article proposes the presentation of the activity of the Rector of Venegono Seminary thanks to the documentation preserved in the Council archive.