La raccolta museale, in gran parte ereditata dall’antico Seminario Liceale di Monza, è organizzata secondo criteri didattici (sistematica e cronologia) ed esposta in 104 vetrine e 7 espositori. I campioni esposti sono circa 6000

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Zoolog
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Museo: in 32 vetrine verticali di varie dimensioni (vetrine n° 1-32) sono conservate tassidermie di mammiferi, rettili e uccelli, invertebrati, esemplari di entomologia, malacologia. Il totale dei campioni esposti è di circa 1400 voci d’inventario.
In deposito è presente (fatta eccezione dei pochi esemplari esposti in museo) la collezione malacologica attribuita a C. Gaffuri (conchiglie terrestri e d’acqua dolce) costituita da circa 3000 esemplari di cui 487 corredati da cartellini autografi (fine Ottocento).


Paleontologia
La collezione paleontologica è costituita da più di 12000 esemplari provenienti da tutto il mondo. Sono ben rappresentate le più note località paleontologiche lombarde. Attualmente la collezione paleontologica contiene 5 olotipi di specie e relativi paratipi (bibliografia: v. V. Pieroni, ORCID ID: 0000-0001-6210-6167 e Zoobank).
Museo: in 32 vetrine a leggio disposte su due livelli (vetrine n° 33-64), 4 teche e 3 piedistalli, sono esposti circa 2500 esemplari ordinati secondo la cronologia geologica, dai più antichi ai più recenti. Di questi esemplari esposti 721 (401 voci d’inventario) appartengono alla Collezione Stoppani. Deposito: nel locale dedicato alla collezione paleontologica sono conservati circa 10000 esemplari.

Geologia e mineralogia
Museo: la collezione geo-mineralogica è esposta in 36 vetrine a leggio disposte su due livelli e una vetrina a muro. Sono attualmente esposti più di 1400 campioni di minerali (vetrine n° 65-94 e n° 101) e 170 campioni di rocce (vetrine n° 95-100). La vetrina 97 contiene alcuni campioni e cimeli di Giuseppe Mercalli.
Deposito: In deposito è presente una collezione di rocce e marmi levigati di piccolo formato (270 campioni), diversi campioni di minerali in attesa di revisione. La collezione di 237 campioni di rocce indicata come “Serie stratigrafica del Monte Albenza (BG)” (bibliografia: v. L. Jaselli 2020).

Archeologia
In museo sono esposti circa 450 reperti. Le tre vetrine a muro (n° 102, 103, 104) contengono reperti di manufatti preistorici in pietra scheggiata del Paleolitico e Neolitico e, nella vetrina n° 104, oggetti di età compresa tra il VII sec. a.C. e il X sec. d.C (antiche raccolte ottocentesche del Seminario Minore di Monza).

 

Altre collezioni presenti in deposito
Il locale che ospita la biblioteca naturalistica e parte della documentazione d’archivio raccoglie numerose monografie e riviste specializzate sulle varie scienze naturali (da menzionare la donazione Hans Rieber, con 339 titoli di pubblicazioni specialistiche sul Triassico). Cartelloni murali ottocenteschi, carte geografiche, geologiche, speleologiche, manoscritti e cimeli sono in fase di riordino. Tra essi è presente anche materiale autografo di Stoppani (compreso il ritratto fotografico con cornice ricamata con la data di morte di Stoppani, pubblicato su La Scuola Cattolica: Gentili e Pieroni, n. 3, anno CXXXIX, 2011) e di Gaffuri (manoscritto sulla grotta ossifera di Dasio). Sono presenti anche molte foto d’epoca che documentano la vecchia esposizione museale, le ricerche paleontologiche di don Marino Colombo, ex direttore del museo, e alcuni momenti importanti per la storia del museo, come ad esempio visite illustri, inaugurazioni e dedicazioni.

Il conservatore:
Vittorio Pieroni