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Sommari:

FRANCO MANZI, «Un libro a forma di rotolo». Uno sguardo d’insieme sull’Apocalisse nel suo contesto liturgico, 543-575

L’articolo offre una presentazione sintetica della struttura letteraria e teologica dell’Apocalisse, basandosi sulle interpretazioni attualmente più convincenti. La prima parte del libro (1,4-3,22) è costituita dalle sette lettere alle Chiese dell’Asia Minore. Grazie a questi messaggi del Signore risorto, i cristiani peccatori sono sollecitati a convertirsi. Le visioni profetiche della seconda parte (4,1-22,5) aiutano poi i fedeli perseguitati a fare discernimento spirituale sulla storia, rivitalizzandone la speranza nell’azione salvifica di Dio.

The article offers a synthetic presentation of the literary and theological structure of the book of Revelation, based on the most convincing interpretations to date. The first part of the book (1:4-3:22) consists of the seven letters to the Churches of Asia Minor. By means of these messages from the Risen Lord, Christian sinners are urged to convert. The prophetic visions of the second part (4:1-22:5) then help the persecuted faithful to practise spiritual discernment about history, revivifying their hope in God’s saving action.

PAOLO PERO’, La consegna di Gesù e la morte di Giuda Iscariota nei Libri dei Vangeli di Giovenco, 577-602

Questo contributo mette a confronto due ritratti di Giuda Iscariota: quello delineato in età costantiniana da Giovenco, sacerdote spagnolo di raffinata formazione classica e autore di un poema epico incentrato sulla figura di Cristo (i Libri dei Vangeli), e quello trasmesso dal Vangelo di Matteo, fonte principale dell’opera. Lo scarto esistente fra queste due immagini del traditore dimostra che, nel suo sforzo di interpretare e rielaborare la narrazione dei testi sacri, la Chiesa occidentale del quarto secolo, che il poeta ben rappresenta, consegue risultati notevoli e realizza di fatto una sintesi audace fra la nuova religione e la tradizione classica, che cui deriva sperimentati strumenti espressivi e inattesi stimoli culturali.

This article compares two depictions of Judas Iscariot: one outlined during the constantinian era by Juvencus, spanish priest of refined classical formation and author of an epic poem centered on the figure of Christ (The Four Books of the Gospels), and the other handed down by the main source of his work, The Gospel of Matthew. The difference which exists between these two images of the traitor demonstrates that, in her effort to interpret and reelaborate the narration of the sacred texts, the Western Church of the fourth century, which our poet well represents, reaches notable results and in fact realizes a bold synthesis between the new religion and the classical tradition, from which well tested expressive instruments and unexpected cultural stimuli are derived.

MARCO FIORENZO NOGARA, Magistero e giurisprudenza rotale nel diritto matrimoniale canonico, 603-630

Lo studio illustra due fattori che hanno contribuito alla maturazione del diritto matrimoniale canonico: il magistero, colto nella sua duplice attività di descrizione dell’istituto naturale del matrimonio e di guida alla missione della Chiesa, e la giurisprudenza del Tribunale della Rota Romana, istituzione strettamente congiunta al Romano Pontefice. L’approccio giurisprudenziale coglie la dimensione ecclesiale dell’esercizio di interpretazione prudenziale proprio dei tribunali ecclesiastici.

This study illustrates two factors which have contributed to the maturation of the canon law of marriage : the Magisterium, understood in its twofold task of describing the natural institution of marriage and of guiding the mission of the Church, and the law of the Tribunal of the Roman Rota, institution closely connected to the Roman Pontiff. The legal approach captures the ecclesial dimension of the exercise of precautious interpretation proper to the ecclesiastical tribunals.

RICCARDO SANTAGOSTINO BALDI, Monsignor Luciano Migliavacca (1919-2013) e la cappella musicale del Duomo di Milano, 631-666

A cent’anni dalla nascita di mons. Luciano Migliavacca (1919-2013), dedichiamo questo contributo alla sua persona e all’Istituzione che ha guidato, custodito e rinnovato per più di quarant’anni della sua vita: la Cappella Musicale del Duomo di Milano. Egli, oltre a comporre «bella» musica per la liturgia, ha mantenuto un file rouge con l’ambiente culturale musicale laico: tutto ciò è identificabile come una forma di evangelizzazione indiretta antelitteram, ancor oggi valida e adatta allo stile dell’annuncio del Vangelo nelle
periferie antropologico-culturali.

A hundred years since the birth of Mgr. Luciano Migliavacca (1919-2013) this article is dedicated to him and to the Institution which he lead, guided and renewed for more than forty years of his life: The Cappella Musicale del Duomo di Milano. Beyond composing «good» music for the liturgy, Mgr. Migliavacca maintained a common thread with the lay musical cultural circles: all of which is identifiable as an indirect form of evangelization antelitteram, still valid today and suited to the stile of the proclamation of the Gospel in the anthropological-cultural peripheries.

LUCA CASTIGLIONI, Uguaglianza battesimale e differenze carismatiche. La prospettiva paolina fondamentale (I), 667-693

La problematica contemporanea inerente il riconoscimento dell’uguaglianza degli esseri umani e quello delle loro differenze è il punto di partenza del presente contributo (primo di due), che indaga l’articolazione di queste due dimensioni in Paolo, mostrando che la sua prospettiva escatologica nell’intendere le relazioni – il secondo contributo esplorerà quella fra donne e uomini – è decisiva per sormontare la violenza presente in esse. In Gal 3,26-28, Paolo mostra che l’“uguaglianza battesimale” dei credenti si fonda nel loro essere uno “in Cristo”. In 1Cor 7 e 12 si coglie il valore carismatico delle differenze individuali, luogo della chiamata che ciascuno riceve e può mettere a disposizione per l’edificazione comunitaria.

The contemporary problem inherent in the recognition of the equality of human beings and that of their differences is the starting point of this contribution (one of two), which examines the articulation of these two dimensions in Paul, showing that his eschatological perspective in understanding relationships – the second contribution will explore that between women and men – is decisive in overcoming the violence found therein. In Gal 3,26-28, Paul shows that the “baptismal equality” of believers is founded in their being one “in Christ”. In 1Cor 7. 12 the charismatic value of the individual differences is perceived as the place of the calling which each person receives and can make available for the building up of the community.