Martedì 22 settembre, la comunità del Biennio teologico si è recata in pellegrinaggio al santuario di Santa Maria della Neve a Travedona Monate per affidare alla Madonna l’inizio del nuovo anno e la nascente comunità seminaristica

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«Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto il tuo patrocinio e sia stato abbandonato» (San Bernardo di Chiaravalle).

Con questa persuasione, martedì 22 settembre, la comunità del Biennio teologico si è recata in pellegrinaggio al santuario di Santa Maria della Neve a Travedona Monate per affidare alla Madonna l’inizio del nuovo anno e la nascente comunità seminaristica.

La preghiera è stata condivisa con la Comunità Pastorale San Martino di Monate, tanto nella celebrazione dell’Eucaristia – presieduta, per l’occasione, dal neo Pro Rettore don Enrico Castagna – quanto nella recita conclusiva del Santo Rosario.

L’intensità e la partecipazione hanno segnato l’intera giornata, arricchita anche dalla visita alla Rocca di Angera e dalla cena comunitaria finale. Il primo pomeriggio, infatti, è stato trascorso nella prestigiosa residenza della famiglia Borromeo, luogo favorevole per ritrovare la figura del Santo Carlo e per godere di una magnifica vista sul Lago Maggiore. Poi, a conclusione della giornata, i seminaristi hanno cenato all’oratorio di Besozzo, dove un nutrito gruppo di parrocchiani – felicemente composto da sacerdoti, mamme e giovani – ha preparato e servito una cena davvero gustosa in un clima di assoluta ospitalità.

Una giornata dunque di grande semplicità, che, avendo anche contribuito a rafforzare le relazioni all’interno della comunità, ha costituito di fatto un momento esemplare per vivere la logica di quella «spiritualità del quotidiano» che tanto caratterizza la proposta educativa del Biennio teologico.