L’Arcivescovo ci propone, nel tempo che segue il Natale, un periodo di riposo e nel quale crescere nella conoscenza del mistero di Dio.
«Il tempo che segue al Natale può essere propizio per proporre qualche settimana in cui “non si fa niente”, se non crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Si può quindi anche proporre di non convocare riunioni, di non congestionare il calendario di iniziative, di lasciare qualche settimana prima di riprendere i ritmi ordinari della catechesi. Che anche le persone impegnate, preti, diaconi, consacrati, laici, possano disporre di serate per stare in casa, pregare in famiglia, chiacchierare a tavola, praticare ritmi più ordinati di riposo. Mi sembrerebbe costruttivo proporre di pregare con maggior disponibilità di tempo, di dedicare qualche tempo a letture costruttive, ad aggiornamenti su temi d’attualità, ad approfondimenti in argomenti che sentiamo congeniali con la nostra sensibilità e le nostre responsabilità».
(dalla Lettera Pastorale 2019/2020 dell’Arcivescovo Mario,
«La situazione è occasione – Lettera per il tempo di Natale»)
In seminario questo tempo, nel mese di Gennaio, è difficile da esercitare per quanto concerne il riposo, ci occuperemo invece di approfondire il mistero di Dio; infatti per noi seminaristi è il tempo della cosiddetta “festa del pensiero”, è il tempo della sessione d’esami, tempo intenso di studio in cui approfondire i corsi del primo semestre sostenendo gli esami.
Studiando e approfondendo potremo sempre più progredire verso la conoscenza del mistero di Dio, che non sarà mai afferrabile e comprensibile fino in fondo…