L’Arcivescovo ci propone, nel tempo che segue il Natale, un periodo di riposo e nel quale crescere nella conoscenza del mistero di Dio.

Epifania-del-Signore---Nicola-De-Maria---Evangeliario-Ambrosiano

«Il tempo che segue al Natale può essere propizio per proporre qualche settimana in cui “non si fa niente”, se non crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Si può quindi anche proporre di non convocare riunioni, di non congestionare il calendario di iniziative, di lasciare qualche settimana prima di riprendere i ritmi ordinari della catechesi. Che anche le persone impegnate, preti, diaconi, consacrati, laici, possano disporre di serate per stare in casa, pregare in famiglia, chiacchierare a tavola, praticare ritmi più ordinati di riposo. Mi sembrerebbe costruttivo proporre di pregare con maggior disponibilità di tempo, di dedicare qualche tempo a letture costruttive, ad aggiornamenti su temi d’attualità, ad approfondimenti in argomenti che sentiamo congeniali con la nostra sensibilità e le nostre responsabilità».

(dalla Lettera Pastorale 2019/2020 dell’Arcivescovo Mario,
«La situazione è occasione – Lettera per il tempo di Natale»)

In seminario questo tempo, nel mese di Gennaio, è difficile da esercitare per quanto concerne il riposo, ci occuperemo invece di approfondire il mistero di Dio; infatti per noi seminaristi è il tempo della cosiddetta “festa del pensiero”, è il tempo della sessione d’esami, tempo intenso di studio in cui approfondire i corsi del primo semestre sostenendo gli esami.

Studiando e approfondendo potremo sempre più progredire verso la conoscenza del mistero di Dio, che non sarà mai afferrabile e comprensibile fino in fondo…