«Faccio l’elogio del vento amico»: queste parole hanno ritmato l’omelia dell’arcivescovo Mario Delpini per l’annuale Festa del Seminario, che si è tenuta giovedì 1° maggio.

gentePrimo Maggio 25-21 (1)

In un clima di piena primavera, con un sole splendente in una calda giornata, tantissimi familiari, amici e amiche dei seminaristi hanno raggiunto Venegono nella mattinata, per condividere la celebrazione eucaristica che ha dato avvio ai festeggiamenti.
Commentando il passaggio dal Vangelo di Giovanni «Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3,8), l’Arcivescovo ha insistito sull’aspetto cardine del cammino vocazionale: la fede in Dio Padre e nel suo progetto di vita per ciascuno di noi. Ha elogiato chi si affida al Signore e allo Spirito di risurrezione, siano essi i giovani seminaristi o i loro genitori; ha esortato a non cadere nella tristezza, a non restare nei porti sicuri ma asfittici, che non fanno prendere il largo verso la santità. Ha portato l’esempio di santi umili come Carlo Gnocchi o Maria Teresa di Calcutta e di piccole storie come quella di Carlo Acutis e suor Giuseppina Bakhita, che suscitano attrattiva universale; ha ricordato che la conversione è richiesta a tutti, giovani e meno giovani, e che il vento amico dello Spirito rinnova i cuori e dà vita a comunità che vivono fraternamente, come le prime cristiane.

Convivialità e giochi

Dopo la Santa Messa, la festa è proseguita in tutto il Seminario. Tante persone si sono subito messe in fila alle casse per ordinare il pranzo: sotto il grande tendone allestito per l’occasione, i gruppi di volontari hanno offerto diverse prelibatezze, dal risotto alle specialità calabresi, dalle salamelle agli arrosticini, questi ultimi preparati anche da un gruppo di seminaristi di quinta teologia. Nel frattempo, don Samuele Ferrari ha dato il via ai tornei di calcio e pallavolo: squadre di amici e giovani parrocchiani della Diocesi si sono sfidate in rapide partite sui campi da calcetto all’aperto, mentre il torneo di pallavolo si è svolto in palestra.
Già dalle prime ore del mattino, nel portico del Quadriennio, varie associazioni e gruppi hanno popolato i banchetti espositivi: ciascuno ha portato prodotti da vendere, giochi e palloncini, materiale espositivo e informativo per far conoscere la propria realtà. Il quadriportico si è così riempito di tanti colori e di tante esperienze, testimoniando la fervente vita attiva nella nostra Diocesi e di un legame duraturo con il Seminario.

La mostra

Prima del pranzo con le famiglie dei diaconi in prossimità dell’ordinazione sacerdotale, l’Arcivescovo ha inaugurato la mostra allestita per il novantesimo anniversario dell’inaugurazione del Seminario di Venegono: nello spazio espositivo si può scoprire la storia che, dalla prima istituzione di san Carlo Borromeo fino ai giorni nostri, ha accompagnato la formazione dei presbiteri diocesani negli ultimi secoli. Visitando la mostra si possono ammirare alcuni reperti di grande valore storico, come una veste di papa Paolo VI, il messaggio lasciato dal card. Wojtyla nella sua visita del 1963, prima di essere eletto Papa, i primi numeri de La Fiaccola e Fiaccolina. Inoltre hanno aperto le porte al pubblico il Museo e la Biblioteca, organizzando delle visite guidate; nel pomeriggio la band Diorama ha animato la zona del Biennio, mentre alcuni seminaristi hanno proposto delle visite guidate in alcuni ambienti del Seminario con una propria testimonianza vocazionale.

La presentazione dei diaconi

A conclusione del pomeriggio, l’Arcivescovo ha presieduto un momento di preghiera, durante il quale il diacono don Giorgio Maria Vignati ha raccontato la sua esperienza di vocazione. Dopodiché, sono state premiate le squadre vincitrici dei tornei sportivi e si sono presentati i diaconi che si preparano all’ordinazione sacerdotale del 7 giugno. Il momento è stato animato dai seminaristi, in particolare da Samuele Brancè e Gianluca Perego, che hanno impersonato Dante e Virgilio nel loro viaggio dall’Inferno al Paradiso.
Dopo la cena, per tutti i presenti è stato proposto il recital La Speranza non delude a cura della Comunità pastorale “Oltrestazione” di Legnano. Ispirandosi alle parole di papa Francesco per l’indizione del Giubileo, lo spettacolo ha mostrato le tante declinazioni di speranza che possiamo incontrare nell’esperienza quotidiana, presentando storie vicine e lontane, con l’alternarsi di testi recitati, canti corali e video.
In questa giornata di festa, il Seminario apre le sue porte a molte persone che salgono al colle per far visita ai seminaristi, per animare la giornata in vario modo, per passare del tempo insieme in un luogo vivo e ricco di fede. Come ogni anno, il caldo abbraccio delle persone ricompensa le fatiche della preparazione dell’evento e ci sostiene nel nostro cammino, a vele aperte spinti dal «vento amico» dello Spirito di Gesù.