Come ci insegna il Concilio, l'Eucaristia è la fonte e il culmine della vita e della missione della Chiesa. Proprio per questo abbiamo voluto vivere la nostra prima celebrazione domenicale in Terra Santa a contatto diretto con la comunità locale, le "pietre vive" che continuano a testimoniare la bellezza del Vangelo pur nella consapevolezza di essere una minoranza.

In particolare, abbiamo raggiunto la comunità latina di Ramallah, in territorio palestinese, dove il parroco, Padre Jamal ci ha raccontato le fatiche e le gioie del suo ministero, vissuto in un contesto plurale, a tratti contraddittorio, per cultura, religione e politica. Al termine della chiacchierata ci siamo spostati in chiesa per partecipare alla messa in lingua araba con i fedeli della parrocchia, molti dei quali, non essendo la domenica un giorno festivo, hanno dovuto chiedere un permesso lavorativo per poter essere presenti. Nel pomeriggio, invece, una volta rientrati a Gerusalemme, abbiamo ripreso le visite guidate ai siti archeologici della città, con particolare attenzione al tunnel asmoneo, che percorre l’intero muro occidentale della spianata del tempio e ci riporta alla Gerusalemme biblica.